Sinfonia Gitana
I - "Su una strada luminosa una ragazza esce ad accendere la Luna e un paese lontano un paese senza
tracce...
Un amaro sogno, una voce nella pietra scava la sconfitta
amore mio, va sulle corde o sulle mie ciglia...
Una Luna rapace il silenzio spezza il vento e la pioggia da un fiume fa un ago e nella mano tesse alberi...
Un muro galleggia, una casa si eclissa ad ogni apparire forse ci uccidono o ci perdono nel sentiero...
Un tempo infamante una morte passando ci brama
adesso finisce ogni cosa siamo prossimi al fiume,
finito il girovagare da zingari siamo stanchi di viaggiare...
Su una strada luminosa una ragazza esce ad affiggere immagini sul muro del mio corpo
le mie tende sono lontane le mie tende non hanno tracce."
A mia madre
II - "Mi manca il pane di mia madre il suo caffè la sua carezza che cresce con la mia infanzia giorno dopo
giorno
Amo la vita perché se morissi non sopporterei il pianto di mia madre!
Accoglimi se un giorno diventerò mascara per le tue ciglia e coprimi le ossa di erbe portate dal tuo
candido
seno con una ciocca dei tuoi capelli con un filo del tuo vestito
Sperando di diventare un Dio diventerò un Dio...Quando toccherò in fondo al tuo cuore
E quando tornerò usami come combustibile per rischiarare il fuoco
come filo da bucato sul terrazzo di casa
perché non posso resistere senza la preghiera dei tuoi giorni
sono invecchiato ridammi le stelle dell'infanzia
perché possa condividere con i giovani uccelli
la strada del ritorno verso il nido della tua attesa!"
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