domenica 23 settembre 2012

IL "CORAGGIO" DEI PROVOCATORI

Pochi giorni fa il valoroso direttore del Giornale di Vicenza, prendendo spunto da un fatto di sangue che ha coinvolto in Campo Marzio due nord africani per una questione di droga, ha sostenuto l'ardita previsione che, dopo la caduta dei dittatori nei paesi arabi, vi sarà un'inarrestabile fioritura di organizzazioni terroristiche che saranno naturali alleati della malavita organizzata di casanostra: Mafia, 'Ndrangheta, Sacra Corona Unita e la maggior parte dei partiti italiani.
A distanza di poco tempo a conferma della regola che gli imbecilli non procedono mai in solitaria, un consigliere regionale leghista, tale Ciambretti, già assessore della provincia di Vicenza, ha sviluppato il concetto soffermandosi a ricordare i casi in cui già ai giorni nostri episodi di convergenza operativa tra mafie e terroristi islamici si sono verificati. Il Ciambretti è un esperto in materia e parla per conoscenza diretta. Le cronache hanno infatti più volte riportato episodi di alleanza operativa finalizzata alla spartizione dei bottini tra amministrazioni comunali rette da amministratori leghisti e "ndrine calabresi" (la ndrina è l'equivalente della singola associazione mafiosa).
Naturalmente si tratta di pure idiozie non foss'altro perché le organizzazioni della criminalità vera non dovrebbero prestare molta fiducia per la loro inefficienza a temibili entità come le organizzazioni terroristiche che usano l'islamismo come copertura: ve l'immaginate un gruppo di scalzacani delle campagna cosentine che si guadagna la fiducia di entità che tengono testa ai servizi segreti di mezzo mondo senza poter dire che sono state sconfitte?
Una circostanza sconcerta. Fino a quando i paesi arabi che con sanguinose rivoluzioni (migliaia di morti) sono riuscite a liberarsi da dittature sanguinarie che hanno comandato per decenni, il fenomeno delle vignette blasfeme contro il Profeta Muhammad è stato praticamente isolato e, per quanto è dato ricordare, si è limitato al caso del giornale para-nazista danese che ha avuto come propagandista visivo il deputato leghista ministro della repubblica italiana Calderoli, oltre alla gentil donna lombarda Daniela Santanchè. L'esplosione di satira anti islamica è arrivata ad usare un filmaccio diffuso in tutta internet e rifiutato persino dagli scandenti attori che l'hanno interpretato (i quali hanno dichiarato di essere stati reclutati per girare un film d'avventure ambientato nel deserto): della "opera" provocatoria diffusa in coincidenza o quasi con l'anniversario dell'11 Settembre, sono noti l'ideatore (il noto reverendo americano evangelico amante dei roghi del Corano), uno pseudo regista di religione cristiano copta di origine egiziana e cittadino americano e attori non professionisti quasi tutti di religione ebraica al pari dei finanziatori israeliani che per la bisogna hanno stanziato, sembra, mezzo milione di dollari. Da notare che l'azione di questi eroi dell'anti islamismo è vile sotto due profili:
I - Nessun paese musulmano si sognerebbe di rispondere alle infamie del filmaccio, perché fare un film di satira contro Gesù e contro la Vergine Maria, verrebbe considerato blasfemia come se si girasse un filmato contro uno dei Profeti. Nel Corano infatti Gesù è Profeta di Allah che incarna lo spirito di bontà e di carità nato da donna vergine per volontà diretta del Creatore;
II - In questo periodo storico milioni di musulmani, soprattutto giovani affrontano a viso aperto e praticamente disarmati le milizie dei dittatori e dei tiranni tenuti al potere dall'occidente per fare i guardiani dei pozzi di petrolio e i supporter di Israele. Questi giovani hanno vinto le loro battaglie con manifestazioni organizzate all'uscita dalle preghiere del venerdì e al grido di "Allahu Akbar". Alla serie manca soltanto il regime criminale di Assad, che per restare in sella sta consumando un vergognoso genocidio nei confronti del suo popolo. Ma poiché Allah è Clemente e Misericordioso ma anche Giusto, anche Assad finirà come i suoi sanguinari colleghi. Logica vorrebbe che se l'occidente credesse veramente ai valori di democrazia cui dice di tenere tanto, dovrebbe vietare la diffusione di film e vignette blasfeme contro l'Islam e gettarne in galera gli autori, colpevoli di una provocazione che può mettere in pericolo la pace mondiale. Ed invece piovono i distinguo, "Non si può porre limite alla libertà di satira e di stampa, quasi che insultare ciò che di più sacro c'è per un miliardo e mezzo di esseri umani abbia qualcosa a che fare con una cosa nobile come la vera satira". Il fatto è che in occidente i provocatori vengono fuori come i funghi dopo la pioggia: quando si annusa l'odore di una possibile guerra e della conseguente vendita miliardaria di armi di ogni tipo, eccoli in campo sicuri di essere coperti da protettori molto potenti e da imbecilli estremamente numerosi.

P.S: Naturalmente i cataclismi apocalittici temuti dalla stampa occidentale come rappresaglia del fondamentalismo islamico non si sono visti: la torre Eiffel a Parigi è rimasta in piedi e nessuna ambasciate occidentale è stata incendiata.



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