Egitto, il futuro è adesso
Qualcosa di ripugnante nell'atteggiamento da uccelli del malaugurio e da avvoltoi appollaiati su un albero in attesa che il moribondo tiri le cuoia, nei mezzi di informazione della stampa occidentale più diffusa che, di fronte al minimo intoppo sanguinoso che colpisce la vicenda della rivoluzione egiziana, ama esibire le più fosche previsioni sul paese attraversato dal Nilo: scontri fratricidi, guerre di religione, guerra civile strisciante e, naturalmente, prossimo trionfo delle fazioni più feroci e integraliste dell'Islam.
Ci sembra perciò un dovere verso un paese e un popolo di cui la civiltà mondiale è in qualche misura
debitrice, pubblicare l'esauriente articolo che il numero di Maggio di National Geographic ha pubblicato.
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