Terrore in Turchia, un traghetto ostaggio del Pkk
Un commando armato del Pkk ha dirottato un traghetto che viaggiava nel golfo di Izmit, nel mare della Marmara, con oltre venti persone a bordo, minacciando di dirigerlo dritto verso l´isola di Imrali, la fortezza blindata dove il leader del movimento indipendentista curdo, Abdullah Öcalan, sta scontando la condanna all´ergastolo.
Il capitano della nave, in contatto telefonico per pochi minuti con una televisione turca, ha riferito che i sequestratori dicono di appartenere al Hpg, il braccio armato del Pkk, il Partito di lavoratori del Kurdistan considerato un´organizzazione terroristica non solo dalla Turchia ma anche da Stati Uniti ed Unione europea.
Stando alle prime ricostruzioni, quattro o cinque uomini armati sono saliti a bordo della nave veloce, la "Kartepe", ieri intorno alle 17.45 locali e hanno fatto irruzione nella cabina di pilotaggio prendendo il comando della nave. Hanno preso in ostaggio le persone a bordo, almeno venticinque di cui diciannove passeggeri e sei membri dell´equipaggio, minacciando di far esplodere una bomba in caso di intervento da parte delle forze di sicurezza.
Non potendo avvicinarsi per non mettere a rischio la vita dei passeggeri, le imbarcazioni e gli elicotteri delle guardia costiera turca hanno seguito il traghetto a distanza. Le teste di cuoio si sarebbero preparate a intervenire per impedire ai terroristi di raggiungere l´isola-prigione di Ocalan. Imrali si trova a soli 120 chilometri da Izmit e non è chiaro se il traghetto abbia carburante sufficiente per arrivarci, anche solo per fare un´azione dimostrativa. Secondo il ministro dei Trasporti turco, Binali Yildirim, i terroristi in serata hanno chiesto gasolio, cibo e attrezzi per riparare alcuni guasti.
Imrali è inaccessibile, presidiata da un migliaio di uomini, tra cui le forze speciali delle Sas, e circondata da protezioni elettroniche. Öcalan, arrestato in Kenya nel 1999 e imprigionato in Turchia, è considerato uno degli uomini più sorvegliati del mondo. Dalla prigione continua a ispirare la guerriglia del Pkk, che si batte per l´autonomia dei curdi e dal 1984 ha causato oltre quarantamila vittime.
In Turchia vivono tra i 12 e i 15 milioni curdi su una popolazione di circa 73 milioni di abitanti. Negli ultimi mesi la questione curda si è fatta più tesa, con attentati e attacchi da parte dei militanti ai quali il governo di Erdogan ha risposto con operazioni militari e centinaia di arresti.
Il capitano della nave, in contatto telefonico per pochi minuti con una televisione turca, ha riferito che i sequestratori dicono di appartenere al Hpg, il braccio armato del Pkk, il Partito di lavoratori del Kurdistan considerato un´organizzazione terroristica non solo dalla Turchia ma anche da Stati Uniti ed Unione europea.
Stando alle prime ricostruzioni, quattro o cinque uomini armati sono saliti a bordo della nave veloce, la "Kartepe", ieri intorno alle 17.45 locali e hanno fatto irruzione nella cabina di pilotaggio prendendo il comando della nave. Hanno preso in ostaggio le persone a bordo, almeno venticinque di cui diciannove passeggeri e sei membri dell´equipaggio, minacciando di far esplodere una bomba in caso di intervento da parte delle forze di sicurezza.
Non potendo avvicinarsi per non mettere a rischio la vita dei passeggeri, le imbarcazioni e gli elicotteri delle guardia costiera turca hanno seguito il traghetto a distanza. Le teste di cuoio si sarebbero preparate a intervenire per impedire ai terroristi di raggiungere l´isola-prigione di Ocalan. Imrali si trova a soli 120 chilometri da Izmit e non è chiaro se il traghetto abbia carburante sufficiente per arrivarci, anche solo per fare un´azione dimostrativa. Secondo il ministro dei Trasporti turco, Binali Yildirim, i terroristi in serata hanno chiesto gasolio, cibo e attrezzi per riparare alcuni guasti.
Imrali è inaccessibile, presidiata da un migliaio di uomini, tra cui le forze speciali delle Sas, e circondata da protezioni elettroniche. Öcalan, arrestato in Kenya nel 1999 e imprigionato in Turchia, è considerato uno degli uomini più sorvegliati del mondo. Dalla prigione continua a ispirare la guerriglia del Pkk, che si batte per l´autonomia dei curdi e dal 1984 ha causato oltre quarantamila vittime.
In Turchia vivono tra i 12 e i 15 milioni curdi su una popolazione di circa 73 milioni di abitanti. Negli ultimi mesi la questione curda si è fatta più tesa, con attentati e attacchi da parte dei militanti ai quali il governo di Erdogan ha risposto con operazioni militari e centinaia di arresti.
Silvia Bernasconi
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