Pubblichiamo l'articolo di Andre Tarquini (La Repubblica, 24/06/2011)
"Il Corano come Mein Kampf" ma il tribunale assolve Wilders
BERLINO - Paragonare il Corano al Mein Kampf, il libro di Hitler, e definire l´Islam un´ideologia fascista non è reato. Non in Olanda. Geert Wilders, il giovane, popolarissimo leader della nuova destra radicale, è stato assolto ieri dall´accusa di istigazione all´odio contro una minoranza. È un successo politico per i nuovi partiti di destra in tutta Europa, e insieme una sentenza che spacca il continente e il mondo, e preannuncia nuove tensioni tra musulmani e Occidente. Wilders parla esultante di «vittoria della libertà d´espressione», al Cairo i portavoce dei Fratelli musulmani avvertono: «È un verdetto pericoloso, potrebbe rinfocolare sentimenti di tensione tra i popoli».
Il processo era cominciato a gennaio. Geert Wilders era stato denunciato da un gruppo di fedeli musulmani, per incitamento all´odio e offesa alle persone e ai loro sentimenti religiosi. «Il Corano è come Mein Kampf, l´Islam minaccia la libertà come il fascismo, siamo in guerra, dobbiamo difenderci», erano le affermazioni incriminate. La Corte di Amsterdam, presieduta dal giudice Marcel van Oosten, ha dato ragione alle richieste d´assoluzione della Difesa. «Le sue affermazioni sono estremamente rozze e denigratorie, ma non penalmente perseguibili», ha spiegato il magistrato: l´imputato «non ha criticato i musulmani come individui, bensì l´Islam in quanto tale», e le sue affermazioni «sono accettabili nel contesto del dibattito pubblico».
«Non è solo un´assoluzione per me, è una grande vittoria per la libertà», ha detto Wilders. «Ora è chiaro che è legale criticare in pubblico l´Islam, e c´è bisogno delle nostre voci critiche perché l´islamizzazione è un grave problema delle nostre società e una minaccia alla libertà, e io sono autorizzato a dirlo». Immediata la protesta della parte lesa, il cui avvocato ha preannunciato un ricorso alla Corte europea di giustizia e passi alle Nazioni Unite. La magistratura olandese ha infatti definito inappellabile la sentenza, approvata anche dal pubblico ministero. «Io non tacerò, come non tacquero Pim Fortuyn e Theo van Gogh», ha detto Wilders. Si riferiva al predecessore, fondatore della nuova destra, e al regista autore di un film contro l´oppressione della donna nell´islam, assassinati da un fanatico ecologista e da un integralista islamico. Alle elezioni dell´anno scorso, il Partito della libertà di Wilders è diventato terza forza politica. E sono da esso ispirate le ultime leggi sull'immigrazione, che obbligano i migranti a integrarsi a loro spese, e tolgono il permesso di soggiorno in caso di bocciatura o assenza ai corsi d´integrazione a pagamento.
Il processo era cominciato a gennaio. Geert Wilders era stato denunciato da un gruppo di fedeli musulmani, per incitamento all´odio e offesa alle persone e ai loro sentimenti religiosi. «Il Corano è come Mein Kampf, l´Islam minaccia la libertà come il fascismo, siamo in guerra, dobbiamo difenderci», erano le affermazioni incriminate. La Corte di Amsterdam, presieduta dal giudice Marcel van Oosten, ha dato ragione alle richieste d´assoluzione della Difesa. «Le sue affermazioni sono estremamente rozze e denigratorie, ma non penalmente perseguibili», ha spiegato il magistrato: l´imputato «non ha criticato i musulmani come individui, bensì l´Islam in quanto tale», e le sue affermazioni «sono accettabili nel contesto del dibattito pubblico».
«Non è solo un´assoluzione per me, è una grande vittoria per la libertà», ha detto Wilders. «Ora è chiaro che è legale criticare in pubblico l´Islam, e c´è bisogno delle nostre voci critiche perché l´islamizzazione è un grave problema delle nostre società e una minaccia alla libertà, e io sono autorizzato a dirlo». Immediata la protesta della parte lesa, il cui avvocato ha preannunciato un ricorso alla Corte europea di giustizia e passi alle Nazioni Unite. La magistratura olandese ha infatti definito inappellabile la sentenza, approvata anche dal pubblico ministero. «Io non tacerò, come non tacquero Pim Fortuyn e Theo van Gogh», ha detto Wilders. Si riferiva al predecessore, fondatore della nuova destra, e al regista autore di un film contro l´oppressione della donna nell´islam, assassinati da un fanatico ecologista e da un integralista islamico. Alle elezioni dell´anno scorso, il Partito della libertà di Wilders è diventato terza forza politica. E sono da esso ispirate le ultime leggi sull'immigrazione, che obbligano i migranti a integrarsi a loro spese, e tolgono il permesso di soggiorno in caso di bocciatura o assenza ai corsi d´integrazione a pagamento.
Non ho mai provato un'eccessiva simpatia per gli olandesi, anche perché, per le strane distrazioni della storia, si è sempre sorvolato sul tipo di vicende di cui sono stati protagonisti su scala mondiale. Debbo anche ammettere che uno dei pochissimi motivi, se non l'unico che mi hanno sempre indotto a provare una qualche condivisione per le tesi della Liga Veneta vi è il fatto che sulla carta storico-geografica dell'Europa è stata cancellata la presenza di un'entità dalla storia luminosa come la repubblica serenissima di Venezia, mentre vi è rimasta un'entità priva di un qualche merito (a parte qualche grande pittore come Rembrandt, che fra i suoi contemporanei patì la fame..), un'entità come l'Olanda.
Il grande filosofo tedesco Immanuel Kant scrive: "L'olandese è dotato di un carattere ordinato e diligente, e poiché egli si preoccupa esclusivamente di ciò che gli è utile, ha poca sensibilità per tutto ciò che è bello o è sublime o ha un intelletto raffinato. Un grand'uomo significa per lui la stessa cosa che uomo ricco, che l'amico egli intende solo il suo corrispondente in affari economici e una visita è per lui noiosa se non gli fa guadagnare nulla. Egli è contrario tanto della raffinatezza francese quanto per quella italiana: per certi versi egli è un tedesco molto flemmatico, e privo di ogni gusto...Se volessimo esaminare ad esempio il sentimento dell'onore si rivelerebbero le seguenti differenze nazionali: il senso dell'onore nei francesi è a volte vanità, negli spagnoli è orgoglio, negli inglesi è fierezza, nei tedeschi è superbia, negli olandesi è arroganza. L'arrogante è un orgoglioso che mostra nei suoi atti un palese disprezzo degli altri. Nel contegno è maleducato: questa meschina qualità è lontanissima dal buon gusto perché è segno manifesto di stupidità; infatti non è certo il modo giusto per soddisfare il senso del proprio onore quello di attirarsi, ostentando il disprezzo, l'altrui avversione e derisione meritatamente beffarda."
La mia avversione per gli olandesi si è alimentata nel corso degli anni mano a mano che venivo a conoscenza delle nefandezze che hanno commesso nelle parti del mondo in cui hanno avuto l'avventura di sbarcare.
I - Per un breve periodo di tempo gli olandesi fondarono una colonia sulla costa atlantica del nord America e la chiamarono Nuova Amsterdam. Per creare spazi alle loro piantagioni di tabacco sterminarono decine di migliaia di indiani Lenapi e introdussero il civilissimo uso della caccia agli scalpi e della vendita ai "selvaggi" di rum avvelenato. Bastarono pochi colpi di cannone di qualche nave inglese per fargli cambiare bandiera e per ribattezzare Nuova Amsterdam con il nome di New York;
II - Diventati padroni grazie ai commerci truffaldini dell'intera Indonesia, vi praticarono per qualche secolo un tipo di colonialismo simile a quello praticato dai loro cugini belgi nel Congo: costringere intere comunità ai lavori forzati per raggiungere alla fine di ogni anno una produzione di un certo livello di Caucciù. Le comunità che non raggiungevano la produzione venivano sottoposte a una severa rappresaglia: agli uomini di età superiore ai 14 anni venivano tagliate entrambe la mani;
III - Essendo sostanzialmente poco avvezzi alle avventure troppo rischiose non praticarono in prima persona la tratta degli schiavi dall'Africa: essi preferirono arricchirsi costituendo robuste compagnie di assicurazione che assicuravano le navi "negriere"; con questo sistema riuscirono comunque a deportare diverse decine di migliaia di africani nelle Antille dette olandesi;
IV - Un qualche spiraglio di gloria lo realizzarono durante la Seconda Guerra Mondiale costituendo qualche formazione partigiana che combatté duramente contro gli occupanti nazisti; ma siccome questi non erano troppo diversi da loro, si riscattarono costituendo, insieme ai cugini belgi, numerose formazioni naziste di SS. Durante l'occupazione nazista furono tra i più assidui denunciatori di ebrei: la piccola Anna Frank venne consegnata con tutta la famiglia alle SS tedesche da un vicino di casa olandese.
Non mi dilungherò a lungo sulla ferocia repressiva con la quale cercarono di stroncare le lotte di liberazione indonesiana. Ricorderò solo, come musulmano che erano olandesi quei soldati con i caschi blu che consegnarono al generale serbo-bosniaco Ratko Mladic più di 8000 bosniaci musulmani che vennero sterminati sotto gli occhi dei caschi blu che avrebbero dovuto difenderli.
In nome di quale illustre passato e di quale profonda fede religiosa un loro tribunale manda assolto un volgare delinquente xenofobo e razzista come Wilders. Per qualche secolo gli olandesi furono i soli europei ai quali i samurai giapponesi consentivano di sbarcare sulle coste del Giappone per commerciare. I giapponesi avevano una triste eredità di guerra civile fomentata dai gesuiti e avevano deciso che gente con gli occhi tondi non avrebbe più infestato l'Impero del Sol Levante a meno che i marinai che cercavano di farlo non accettassero di bestemmiare Dio e la Madonna e di camminare, dopo averlo coperto di sputi sopra il crocifisso.
Nessun marinaio europeo si piegò alla condizione: solo gli olandesi, acquiescenti poterono commerciare.
Poiché dovrebbe esserci in ogni azione umana, anche la più delirante, un qualche fondo non dico di razionalità ma di soluzione, sarebbe da chiedere ai giudici olandesi e a Wilders e a quanti la pensano come loro cosa bisognerebbe fare del 1.700.000.000 di musulmani che considerano il Corano un libro sacro che recando la Parola di Dio insegna la FRATELLANZA, la MISERICORDIA e la CARITA'
"Tra tutti i discendenti di Adamo ed Eva, diversi per lingua e per colore di pelle, ma tutti creature dello stesso Dio".
Nell'Europa degli anni 40' fu facile per i nazisti sterminare qualche milione di ebrei. Con i musulmani la cosa sarebbe molto più complicata, anche perché, come dimostrano gli eventi degli ultimi mesi, centinaia, migliaia, milioni di giovani musulmani stanno dimostrando di affrontare le pallottole degli sgherri dei dittatori al grido di
"Dio è il più Grande!" anche degli olandesi e degli islamofobi di ogni genia.
"Dio è il più Grande!" anche degli olandesi e degli islamofobi di ogni genia.
Ho dovuto fare scalo ad Amsterdam per venire in Italia. Ora sono più contento di non aver speso un centesimo per questo brutto popolaccio. Cugini brutti dei tedeschi, nel senso che almeno i tedeschi qualcosa di buono l'hanno fatta e la stanno tuttora facendo... gli olandesi? Pronti a liberalizzare erba e mignotte, ma quando si tratta di cose importanti dimostrano la loro inutilità. Crucchi mangia patata sempre rimarranno. Viva l'Italia! Ciao Papà. Se vedi cliccate dalla Cina sono io :-)
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