martedì 7 dicembre 2010

DALLI AL MAROCCHINO!

Da ormai più di una settimana, in un paese della bergamasca si sta purtroppo replicando la tragedia che per mesi ha turbato l'opinione pubblica per quanto avvenuta in un paese della Provincia di Foggia: una bambina di 13 anni è scomparsa senza lasciare traccia, e tutto lascia far temere che anche questa volta la vicenda si concluderà con il ritrovamento di un corpo violentato e straziato da qualche bruto: egli non avrà alcun perdono dall'unico Dio perchè fra i peccati che non possono avere perdono dal Creatore vi è l'uccisione di bambini innocenti. Ma intanto, mentre fervono affannose le ricerche, non ha mancato di manifestarsi la ferocia di bruti altrettanto feroci che prima ancora di una qualche pronuncia degli organi di polizia giudiziaria o della magistratura, hanno preso a pretesto il fatto che un indiziato dell'eventuale delitto fosse un lavoratore marocchino a carico del quale esisteva come unico indizio una intercettazione telefonica di una frase completamente travisata nel suo significato perchè tradotta male dall'arabo: ed ecco i soliti seguaci del "Sole delle Alpi", dal fazzolettino verde nella giacca e della cravatta dello stesso colore, inalberare cartelli e gridare slogan col megafono del tipo "Ammazziamo tutti i marocchini!" oppure "Bruciamoli vivi!" o ancora "Rimandiamoli a casa loro a calci nel sedere!" e simili piacevolezze.
La propensione al linciaggio è tipica delle persone tendenzialmente criminali le quali, prendendo a pretesto un fatto di sangue o di violenza sessuale che ha profondamente turbato l'opinione pubblica, accarezzano il sogno da sempre presente nei loro subcoscienti barbarici, di ammazzare un essere umano (il famoso "farsi-giustizia-da-se")
impiccarlo, bruciarlo vivo dopo averlo cosparso di benzina, come fanno non di rado bande di giovinastri con qualche povero barbone che si ripara dal freddo coprendosi di cartoni. La violenza interiore di personaggi del genere non ha niente da invidiare da quella di chi sequestra una bambina, la violenta e la strangola; semmai, essa è aggravata dal fatto che a muoverla è il movente ancora più selvaggio della libidine violentatrice: il razzismo xenofobo, l'odio per il diverso spesso se è povero e, probabilmente, la paura che si prova quando si arriva a misurare la profondità del pozzo di ferocia che è nascosto in molta gente.
Ancora più squallidi e pericolosi sono i mestatori che su questa ferocia belluina costruiscono gli argomenti utili alle loro fortune politiche. E' dalla pericolosità di personaggi del genere che le leggi della Repubblica Italiana dovrebbero difenderci per garantire la sicurezza dei cittadini e degli stranieri che vivono in Italia per guadagnarsi un pò di pane col sudore della fronte.

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