Come musulmani siamo fieri di poter dire che molti di quegli immigrati erano nostri fratelli che sono accorsi all'appello del sindaco e alle richieste di aiuto non solo perchè intimamente convinti che era giusto farlo, ma anche perchè, durante la preghiera del venerdì, nei luoghi che non ci è neppure permesso di chiamare "moschee", i nostri imam hanno detto di aiutare quanti erano stati colpiti dalla sciagura, perchè questa sarebbe stata un'azione gradita a Dio.
Ci auguriamo che tra le persone che sono state aiutate da uno dei nostri fratelli ci sia anche qualche signore che vede le moschee come fumo agli occhi o come covo di terrosti o di spacciatori di droga, compreso qualche elogiatore dei consiglieri leghisti del Comune di Arzignano che hanno votato un regolamento diretto alla chiusura dei centri culturali e dei luoghi di culto musulmani, buddisti, sikh e dei Testimoni di Geova. A proposito di questi ultimi non ci dispiace di raccontare ai lettori di questo blog che i sunnominati leghisti arzignanesi hanno della religione cattolica uno strano concetto applicativo: mentre infatti caldeggiano e perseguono, violando numerosi articoli della costituzione, la chiusura dei luoghi di culto delle religioni diverse da quella cattolica, il Segretario regionale della Lega, il trevigiano sig. Gobbo, ha commissariato la sezione della Lega di Arzignano perchè implicata in strani giri di escort russe e moldave e di champagne "millimetrato".
Ci piace anche immaginare che tra i beneficiari dell'islamico contributo ai soccorsi abbiano usufruito quanti, a scadenza periodica, amano rovesciare sulla comunità musulmana vicentina accuse e calunnie di ogni genere. Ne abbiamo fornito un esempio a proposito dei "terroristi in circolazione" nella moschea di Vicenza. Ne forniamo un altro esempio desumibile dai titoli dei giornali che di seguito pubblichiamo.
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