mercoledì 16 marzo 2011

IN CERTE OCCASIONI E' BENE PARLAR CHIARI!

Il Comune di Vicenza e il Centro Ecumenico Eugenio IV hanno organizzato per Domenica 20 Marzo 2011 nel nuovo teatro comunale cittadino il VII° incontro inter-religioso sul tema "Dio. Chi è per te?". Sono stati invitati all'iniziativa i Sikh, gli Hindu, i musulmani e, naturalmente i cristiani.
Ho ricevuto un personale biglietto gratuito per l'ingresso al teatro e poiché, per temperamento e per convinzione sono sempre stato abituato a motivare le mie azioni, ritengo necessario spiegare per quali motivi, pur ringraziando, non intendo accogliere l'invito.

I - Cade in questi giorni il 150° anniversario dell'Unità d'Italia che, nelle sedi istituzionali in cui è stato celebrato, per non diventare una retorica manifestazione di generici buoni sentimenti e di un patriottismo vuoto di contenuti, è stato presentato come un'occasione per mobilitare il popolo italiano intorno ai valori della costituzione repubblicana nata dalla resistenza anti fascista e logica conclusione di quel grande processo di liberazione nazionale che è stato il Risorgimento italiano. Se il sindaco di Vicenza e la sua giunta volevano dar vita ad un'iniziativa che, promuovendo l'incontro tra le religioni dei "nuovi italiani" fosse un ovvio riferimento a quelli articoli del testo costituzionale riguardanti gli stranieri cui, in quanto esseri umani sono riconosciuti taluni inviolabili diritti, sarebbe stata esemplare un'iniziativa in cui Sikh, Hindu, musulmani e cristiani non appartenenti alla Chiesa cattolica apostolica romana potessero rappresentare l'estremo disagio che tutti insieme provano di fronte alla sostanziale inapplicazione dell'Articolo 19 della Costituzione: "Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa, in forma singola associata, in pubblico e in privato, di disporre dei necessari luoghi di culto purché non contrari al buon costume. Un'iniziativa di questo genere ritengo che sarebbe stata molto più apprezzata dal Creatore di una manifestazione che, nella migliore delle ipotesi sarà un'iniziativa dal vago sapore folcloristico, occasione per altro per esibire in pubblico le proprie "vocazioni ecumeniche".

II - Un'iniziativa a difesa del più importante dei diritti umani, la libertà religiosa che è la più elevata manifestazione della libertà di pensiero, sarebbe stata ben più necessaria di un generico scambio di opinioni sull'idea che ognuno ha di Dio, soprattutto se si considera che sul tema della libertà religiosa nessuna forza politica in Italia dimostra il sia pur minimo impegno, mentre al contrario una forza eversiva e anti nazionale come la Lega Nord per l'indipendenza della Padania non manca occasione per far adottare ai suoi rappresentanti nelle istituzioni, dai sindaci ai consiglieri regionali iniziative volte ad impedire l'esercizio di quella libertà in nome "delle radici giudaico cristiane" dell'Italia. Per quanto riguarda in particolare i musulmani potremmo fare un lunghissimo elenco di violazioni di quella libertà registratesi nella provincia di Vicenza e anche nel capoluogo: a cominciare dal fatto che si è costretti a nascondere l'identità dei luoghi di culto (che nella religione islamica si chiamano moschee) sotto l'etichetta di centro culturale, associazione di iniziativa sociale e simili; per non parlare del sistematico martellamento che su certa stampa locale è dedicata a vilipendere, a falsificare e a presentare nel peggiore dei modi i contenuti della fede islamica e le caratteristiche antropologiche di chi la professa.

III - Perché il sindaco del Comune di Vicenza che pure ha dichiarato in un intervista di non conoscere la comunità islamica vicentina per differire a tempo indeterminato e indeterminabile la praticabilità di un cimitero acattolico per seppellire i cadaveri di chi cattolico non era, e che finora non si è mai degnato di avere un incontro sia pure di cortesia con i rappresentanti della comunità musulmana (circa 7000 persone in città), non si fa promotore di un'iniziativa recante il seguente titolo: "Musulmani, Sikh, Hindu, Cristiani ortodosso e Protestanti, Testimoni di Geova, Evangelici: incontro per intraprendere un'iniziativa a tutela della libertà religiosa di tutti"? Un'iniziativa del genere sarebbe molto più ricca di spirito ecumenico e inter religioso di superflue disquisizioni sulla natura "antropologica" delle differenze e, soprattutto, sarebbe un effettivo contributo a quell'integrazione degli immigrati nella società italiana, dando alle differenze l'unico carattere che può assimilarle: il pieno godimento dei diritti sanciti dalla Costituzione.
So già che gli ipocriti fin troppo numerosi nel nostro paese, che mentre si dicono cristiani dimenticano che Gesù, sia benedetto il suo nome, ha usato le parole più dure contro gli ipocriti, replicheranno col solito frusto argomento che nei paesi di religione islamica la libertà di culto non è concessa alle religioni diverse da quella musulmana. A parte l'infondatezza e la pretestuosità dell'argomento, contraddetto dalle numerose chiese cristiane esistenti nella parte del mondo dove si professa l'Islam, vorremmo chiedere a questa categoria di ipocriti cosa dovrebbe fare l'Italia tenendo conto che in gran parte degli USA è in vigore la pena di morte: dovrebbe forse reintrodurla nei confronti di cittadini americani condannati nel nostro paese? Come dire: Appiattirsi sulle posizioni di chi pratica la barbarie. Ho ricevuto recenti informazioni dalla Cina: nel terribile paese dove sono negati i diritti umani, c'è una capitale di nome Pechino dove esistono pagode buddiste, templi induisti, moschee musulmane, chiese cattoliche e cristiani in genere. E che dire del tremendo Iran degli Ayatollah dove ai cristiani è tranquillamente consentito di coltivare la vite per estrarne il vino da usare nell'Eucarestia nonostante si tratti di una bevanda alcolica vietata dalla religione islamica? Lo sanno i leghisti cripto nazisti (a volte confessi) che nel parlamento iraniano siedono 3 deputati di religione ebraica garantiti dalla Costituzione? E lo sanno, sempre i leghisti che in gran parte dei luoghi di lavoro dei paesi musulmani ai cristiani viene concesso il permesso sui posti di lavoro per frequentare la messa domenicale?  Voglio abbreviare il possibile di un convegno promosso dalle istituzioni democratiche e dalle forze politiche vicentine: "Contro l'Ipocrisia!"

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